Con il termine insufficienza renale cronica viene definita una patologia che colpisce i gatti, e si manifesta attraverso una serie di lesioni irreversibili ai reni.
Tali lesioni impediscono all'organo di portare a termine il suo compito principale, ossia filtrare le tossine dall'organismo ed espellerne mediante l'urina.
Gli amici a quattro zampe che vengono colpiti da tale malattia, sottoposti a specifici trattamenti, possono vedere sparire, o attenuarsi, alcuni dei sintomi presenti, primo tra tutti la disidratazione.
Tuttavia, la funzione renale non potrà tornare alla normalità. Allo stesso tempo, le cure sono fondamentali per evitare che la situazione peggiori ulteriormente, tanto da stabilizzarsi per settimane o, addirittura per mesi, fino al momento in cui si verificherà un inevitabile decadimento.
L'insufficienza renale del gatto non si manifesta ad un'età precisa, pur risultando più probabile con il trascorrere del tempo.
Anche i cuccioli possono esserne colpiti. Le cause sono molteplici, comprendendo infezioni virali (ma anche batteriche e parassitarie), alterazioni a livello vascolare e neoplasie. Proprio per questo, il proprietario deve fare particolarmente attenzione ad improvvisi cambiamenti nel comportamento dell'animale.
Nelle fasi iniziali della malattia la sete tende ad aumentare, portando il micio a fare pipì con maggiore frequenza. Il gatto spesso appare anche più debole e affaticato, presenta feci scure o, comunque, alterate, ha ulcere in bocca e tende a pulirsi con minore attenzione.
Osservando la cute, quest'ultima può apparire disidratata. In seguito l'animale può mostrarsi restio a mangiare, rifiutando le pappe somministrate fino ad allora. Alimentandosi sempre meno si passerà all'anoressia vera e propria.
Con l'avanzare dell'insufficienza renale il micio si mostra indifferente in merito a quanto lo circonda, non mostrando alcun interesse per il cibo. Nelle fasi terminali le crisi convulsive, determinate dall'accumulo di sostanze tossiche, e il coma, sono gli eventi che precedono la morte.
Un approfondimento diagnostico permette, tramite esami appositi, di stabilire con certezza la presenza di insufficienza renale. Normalmente vengono effettuate analisi delle urine ed esami radiologici, ecografici e bioptici.
Tali esami consentono di individuare eventuali altre malattie dovute al proliferare delle sostanze tossiche (i reni non sono in grado di eliminarle) nell'organismo.
Una volta ottenuti i risultati, e verificata la gravità della situazione, il veterinario deciderà il trattamento (è possibile ricorre alla fluido-terapia e terapie antibiotiche di supporto), indicando al proprietario una specifica dieta da far seguire al gatto.